La comparsa dei segni dell’invecchiamento cutaneo sono riconducibili all’esposizione della luce solare. I raggi ultravioletti, che rappresentano la componente non visibile, sono responsabili del danneggiamento delle componenti strutturale della cute, quali l’epidermide e il derma costituito dal collagene e dalle fibre elastiche.
Il fotoinvecchiamento è un processo condizionato anche da fattori genetici e costituzionali, ma deve essere considerato fenomeno parzialmente reversibile grazie alle diverse tecniche di ringiovanimento.
Oltre la terapia domiciliare che si avvale di cosmetici funzionali il paziente può agire sui danni cutanei grazie all’assunzione di integratori a capacità anti-ossidante coniugati con pool di aminoacidi.
Il medico può integrare la terapia domiciliare con diverse metodiche personalizzate quali:
- la dermoabrasione
- i peeling chimici
- i fillers ovvero i riempitivi delle rughe come l’acido ialuronico o il collagene
- la bio-stimolazione con prodotti omeopatici, aminoacidi e derivati dell’acido ialuronico.
- il resurfacing con laser CO2 o con erbium laser (fotoringiovanimento cutaneo ablativo).
Il fotoringiovanimento cutaneo risulta efficace sulle rughe, sul tono cutaneo e sui danni causati dal foto-invecchiamento. D’altro canto tale metodica non è esente da rischi e complicanze.
Infatti, oltre ai problemi potenziali legati alla anestesia locale e alla eventuale sedazione necessarie a contrastare il dolore causato dall’energia prodotta dal laser , il paziente necessita di tempi lunghi di recupero post-intervento. L’insulto termico provocato dal laser sul derma e la rimozione dello strato epidermico(ablazione) possono condizionare un eritema (rossore) di lunga durata.
Tale eritema, in relazione alla zona e all’area trattata, alla diversa metodica laser e a fattori individuali, può mantenersi e perdurare anche oltre un mese. Non rappresentano eventi occasionali lesioni eritematose che residuano oltre 3 mesi. Si possono osservare più raramente altri effetti collaterali come cicatrici e aree di iper o ipo-pigmentazione (chiazze chiare o scure) in corrispondenza delle zone trattate con il laser.
Sono state proposte recentemente nuove tecniche laser che permettano un miglioramento significativo dei danni causati dal foto-invecchiamento con basso margine di rischio, a costi contenuti e con tempi rapidi di recupero post-intervento. Le tecniche di fotoringiovanimento non ablative sono caratterizzate in genere, dall’assenza di danno epidermico o dermico e quindi da effetti collaterali minimi o inesistenti.
Il trattamento è in genere ben tollerato dal paziente e non è richiesta alcuna sedazione o anestesia locale iniettiva. L’uso di creme ad attività anestetica permettono di ridurre ulteriormente il disagio, pur minimo, provocato dalla luce laser. Il paziente può tornare alle sue attività quotidiane, subito dopo la seduta laser. Oltre alle piccole rughe il fotoringiovanimento permette una riduzione o la scomparsa di alterazioni cutanee condizionate e aggravate dall’esposizione solare quali:
- Rosacea-telengectasie (capillari) pigmentazioni cutanee
- Lentigo solari, lentiggini, ispessimento cutaneo e pori dilatati.
Il trattamento si avvale di 2 sistemi laser caratterizzate da specifiche lunghezze d’onda (KTP NEODIMIO YAG) la cui azione principale è relazionata alla stimolazione di nuovo collagene e al rimodellamento dell’epidermide. In genere, per avere un risultato esteticamente accettabile sono necessarie 3-5 sedute intervallate l’una dall’altra da un periodo oscillante da 20 a 30 giorni.

EFFETTI COLLATERALI
Dopo l’intervento con i due laser, può comparire nella zona trattata un area arrossata (eritema) che di solito regredisce dopo 24-48 ore. Diverse variabili condizionano la durata dell’eritema: oltre la reattività individuale la guarigione dipende dalla zona trattata, dalla sua estensione, dalla sede, dalla pigmentazione cutanea individuale e dalla profondità raggiunta dal raggio laser. Per alleviare questo disagio sono consigliate creme lenitive da applicare sulla zona di cute dopo il trattamento.
Possono manifestarsi molto più raramente, sopprattutto in soggetti di pelle scura, erosioni, vescicole e/o croste. In questo caso la riepitelizzazione richiederà 3-7 giorni, durante i quali è consigliabile l’applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. In casi eccezionali, infine, per un periodo limitato di tempo, (2-4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iperpigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. L’esito cicatriziale rappresenta anch’esso evento eccezionale.
PRIMA E DOPO L’INTERVENTO
È assoluto il divieto all’uso di lampade abbronzanti o all’esposizione solare almeno un mese prima, durante tutta la fase del trattamento laser e per almeno 2 mesi dopo l’ultima seduta laser.
L’uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetil salicilico e derivati è sconsigliabile una settimana prima e dopo il trattamento. In alcuni casi, soprattutto in pazienti con pelle più scura è utile il pre-trattamento con creme contenenti acido glicolico o acido kogico. L’efficacia preventiva nei confronti dell’eventuale comparsa di macchie scure sarà potenziata dall’uso degli stessi principi attivi ad avvenuta guarigione.
I pazienti sofferenti di herpes cutaneo o labiale recidivante dovranno, sempre a scopo profilattico, assumere per via orale nei giorni precedenti l’intervento acyclovir cps., soprattutto se l’intervento coinvolgerà tutta la superficie del viso. Oltre all’uso di creme ad azione lenitiva e disinfettante si suggerisce l’uso di schermi solari ad alta protezione soprattutto in zone fotoesposte 15 giorni precedenti l’intervento, durante il trattamento e per almeno 20 gg. dall’ultimo intervento
DURANTE L’INTERVENTO
Il trattamento Laser è ben tollerato dal paziente e quindi in genere non è necessaria alcuna anestesia. In pazienti particolarmente reattivi è consigliabile l’applicazione di una crema anestetica sulla zona da trattare 30 minuti prima della procedura. I laser sono dotati di un sistema di raffreddamento nel manipolo a contatto con la pelle , che può ridurre ulteriormente la sensazione dolorosa.
CONTROINDICAZIONI
Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser ;tali precauzioni saranno estese nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si sconsiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci fotosensibilizzanti o in terapia con farmaci contenenti derivati della vitamina A quali i retinoidi. Tale precauzione deve essere estesa alla sospensione della terapia, per almeno 6 mesi.
NORME DI SICUREZZA
Durante il trattamento è necessario proteggere gli occhi con occhiali specifici.
IL CONSENSO INFORMATO
Prima del trattamento il consenso informato sarà visionato dal paziente. Il consenso informato rappresenta un mezzo che tutela chi si sottopone ad un qualsiasi atto medico, estetico o chirurgico. Tutela altresì anche l’operatore che lo effettua. Adempiere all’obbligo di una informazione chiara, corretta e completa fa parte del bagaglio professionale del medico e garantisce la qualità del Servizio.